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Opera del Duomo di Orvieto - Statuti, capitoli e decreti secc. XV - XIX

Alla fine del XIII secolo la costruzione del Duomo di Orvieto comportò la ridefinizione di uno spazio, di un’ampia area cittadina, dove sorgevano la chiesa di S. Maria, antica cattedrale, e la chiesa del Capitolo dedicata a S. Costanzo. Dalla “fase preparatoria” della fabbrica (1284) fino al 1295 circa, il vescovo Francesco Monaldeschi svolse un ruolo di primo piano, sia nella predisposizione dell’area destinata a ospitare il costruendo Duomo, sia nell’organizzazione tecnico-amministrativa del cantiere. Ripercorriamo brevemente i principali punti della relazione del funzionario Alessandro Bianchi allegata a fine articolo.

L’Opera nasce nel 1290 per esigenze pratiche di gestione del cantiere del Duomo in costruzione e ha una prima origine ecclesiastica. È amministrata da un rettore scelto dal vescovo denominato operarius. Attualmente l’Opera del Duomo o Fabbriceria è un ente autonomo avente il preciso compito di provvedere alla manutenzione e conservazione del Duomo e all’amministrazione dei suoi beni. Questo è il risultato di un percorso storico complesso e graduale, che si concretizza nel passaggio da una semplice organizzazione di cantiere a un organismo dotato di personalità giuridica.

(Le notizie sono tratte dal sito dell’Opera del Duomo di Orvieto opsm.it/opera/index.html)

Cenni storico istituzionali

La costruzione della cattedrale di Orvieto ebbe inizio nel 1290 alla presenza di papa Niccolò IV che posò la prima pietra. Parteciparono all’impresa il vescovo, Francesco Monaldeschi, il Capitolo della cattedrale e il Comune, dando ciascuno il proprio contributo in termini organizzativi e finanziari. L’anno 1300 segna la prima svolta nello sviluppo istituzionale dell’Opera, in quanto la magistratura comunale dei Signori Sette, consoli delle arti, emanò una normativa che assegnava alla Fabbrica una gestione finanziaria separata, fissava la struttura amministrativa, stabiliva l’obbligo delle registrazioni contabili, la durata delle cariche e i salari. (Bolla di Niccolò IV, datata, Orvieto 23 agosto 1291. Concessione di indulgenza in cui si ricorda la posa della prima pietra del Duomo. Orvieto, Archivio Opera del Duomo).

Il signum (stemma) dell’Opera lo troviamo nello statuto del 1421, parallelamente alla codificazione della struttura e funzionamento dell’Opera, si definisce anche lo stemma della Fabbrica, (Quodin rebus dicte Fabrice pingatur signum eius forma hic posita…), che ha la forma di una croce potenziata rossa, con ai 4 lati le lettere gotiche O PSM (Opera Pia  SancteMarie o Opus PiumSancteMarie), circoscritta in un anello. Pag 18

Nel 1553, allo Statuto del 1421, vengono aggiunti nuovi capitoli per meglio definire i compiti degli ufficiali dell’Opera e, nell'organigramma, viene introdotta una nuova figura: il cassiere.

Nel 1553 si ebbe la prima riforma dello statuto dell’Opera del Duomo del 1421 Il ruolo più rappresentativo era quello del camerlengo.

Concludiamo la relazione con i regolamenti postunitari per l’amministrazione dell’Opera del Duomo e regi decreti 1866-1884.

Opera del Duomo di Orvieto – Statuti Capitoli e Decreti sec. XV – XIX (PDF 10,74 KB)



Ultimo aggiornamento: 09/03/2023